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I segreti del successo di Adriano Panzironi e Il mistero life 120

“Esistono delle verità che nessuno vuole raccontare sulla salute”. E’ questa frase la chiave del successo di Adriano Panzironi. Il problema non è tanto dato dalle vendite di integratori, non è nemmeno nella creazione di un libro pubblicato e venduto tramite un emittente tv. Non è nemmeno l’intenzione di “sperimentare” questo metodo tramite uno show : che ciò già lo rende meno scientifico e appetibile. Il vero problema è dato dalla promozione di una dieta “integralista” che a rigor di logica rischia di fare molti più danni che benefici. I danni si intendono non nel immediato, ma nel lungo periodo, quanto superata la prima fase di miglioramento per sottrazione di alcuni alimenti in modo continuativo e forzato, si innescano processi a lungo termine che possono rendere persino più difficili le cure in casi di problemi personali derivati da danno biologico. E bene ricordare che se anche comprare Life 120 e gli integratori di A. Panzironi non ci renderà ne sovversivi ne eretici, al massimo avremo speso dei denari per renderci possibilmente un poco piu complicati gli aiuti medici futuri. Questo futuro di cui non tutti i partecipanti di life 120 faranno parte però A. Panzironi non tiene conto. Il caso vuole che Panzironi sia giunto in un contesto di arroganza medica a spada tratta e questo abbia innescato le polveri di una guerra giudiziaria fra ordine dei medici, ordine dei giornalisti e questo movimento di cui non si sa il perché è campeggiato da un giornalista che un bel giorno ha deciso di andarsi a cercare tutte le ricerche dei centri universitari di mezzo mondo potendoli applicare, immedesimare e studiare personalmente senza aver mai compreso la sintomatologia di ogni singolo individuo di cui tratta. Per lo meno un medico che per anni studia e ricerca vede tutti i giorni 8 ore al giorno 7 giorni alla settimana pazienti di ogni sorta e tipo, secondo la propria specialità. L’etica medica alla fine cerca un compromesso fra la nozione teorica e pratica applicata alla chimica, volendo così trarre beneficio da quello che può reperire in commercio dalle industrie del farmaco. Chi non segue questa etica fa il medico come lo farebbe un farmacista da 4 soldi. Ce molto, molto di più di life 120 che non si può ancora vedere. Sicuramente un giorno ne saremo grati a quanti hanno volontariamente accettato di partecipare a questa “sperimentazione” mai ufficialmente dichiarata. E fatto logico e dimostrabile scientificamente che l’ambiente gioca un ruolo fondamentale sulle patologie e che non si può demonizzare un cibo piuttosto che un altro. Bisognerebbe invece disquisire sul tipo di tecnica di produzione e allevamento moderno. Dare ad un europeo la dieta di un americano non cambia le carte in tavola. Crea solo campo fertile per la promozione informativa all’acquisto di prodotti multivitaminici. Prodotti che non tengono conto però di molte realta scientifiche che già si sono espresse se pur con fatica sulla produzione di nuovi farmaci, ma però persone non in grado di reggere bagni di folle, libri, pubblicazioni importanti, interviste, cene e appuntamenti pubblici, talk show ecc perchè di fatto impegnati a studiare, visitare e sperimentare realmente in campo. A. Panzironi e solo il volto, non il braccio di life120. Life 120 è venduto come un miele che però è in parte amaro. se qualcuno prova a screditarlo ecco che punta sul problema sociale vero e proprio subito dalle persone che poi lo difendono. Il fatto che togliendo alla dieta un elemento poi per un certo periodo ci sia un netto miglioramento, le lunghe liste di attesa dai medici che spesso non hanno nemmeno il tempo di ascoltare e chiudono velocemente ogni visita con numerosissime prescrizioni e tutto a spesa sempre degli stessi pazienti stufi e ormai impossibilitati a sostenere altre spese o talmente condizionati dai problemi da essere persino impossibilitati a rivolgersi di persona ad un medico, per questo incollati alle tv. Poi ognuno è libero di credere in ciò che vuole.